La vitamina D, quella che per tutti è notoriamente la vitamina del sole, ha un ruolo fondamentale per la salute dell’organismo in generale e delle ossa in particolare. È contenuta anche in alimenti come pesce o cereali fortificati. Ma è l’esposizione al sole, come si sa, a stimolarne la produzione.
Quello che forse pochi sanno è che alcuni studiosi americani, lo scorso anno, hanno avanzato l’ipotesi di una relazione tra carenza di vitamina D e disfunzione erettile (DE).
Il gruppo di ricerca ha raccolto dati su un campione di 3.390 uomini di età compresa tra i 20 e gli 85 anni.
Valori sotto la soglia di 20 ng / mL indicavano la carenza di vitamina D. Quasi un quarto del campione esaminato presentava la DE.
Ebbene il 36% degli uomini con disfunzione erettile presentava anche una carenza di vitamina D.
Non è chiara ancora la relazione tra i due dati: gli studiosi ipotizzano che la carenza della vitamina del sole possa danneggiare i vasi sanguigni con conseguente indurimento delle arterie (aterosclerosi): l’aterosclerosi renderebbe, così, difficoltoso il fluire del sangue nel pene durante l’erezione.
Altra ipotesi riguarderebbe l’ossido nitrico, elemento rilevante per l’erezione e nella cui produzione ha un ruolo la vitamina D: per questa ragione meno vitamina D = meno ossido nitrico = meno erezione.
La ricerca ancora continua soprattutto per valutare se un’integrazione o supplementi di vitamina D possano aiutare nella gestione del problema erettile. La raccomandazione è in ogni caso la stessa: non sottovalutare sintomi e rivolgersi sempre a un professionista esperto.
Nel frattempo meglio non disdegnare i week end soleggiati. E cominciare a pensare a delle sane vacanze ricche di vitamina D.
